Anche Trieste alla Windermere Cup di Seattle

La Trieste del remo contribuisce ai 4 argenti negli USA. Una spedizione azzurra U23 di buon livello, in preparazione per la stagione internazionale, ha partecipato nel fine settimana alla 38° Windermere Cup, una serie di gare di canottaggio ospitate dall’Università di Washington a Seattle, evento aperto anche a squadre internazionali che si svolge il primo week end di maggio nel Lake Washington Ship Canal. Della trasferta sulle due ammiraglie erano imbarcati Filippo Wiesenfeld al timone dell’otto maschile e Sofia Secoli vogatrice, su quello femminile, entrambi tesserati per il Saturnia, seguiti dal CT della nazionale U23 maschile Spartaco Barbo e dal Team Manager Massimiliano D’Ambrosi.

La sera prima della gara sul doppio chilometro, le imbarcazioni si sono sfidate sui Twilight Sprints, partendo dal tradizionale traguardo di Montlake Cut percorrendo circa 600 metri da ovest a est lungo il percorso, terminando proprio davanti alla vecchia ASUW Shellhouse, l’hangar dei mitici “Ragazzi del 1936”, passati alla ribalta ultimamente grazie al libro di Daniel James Brown ed al film del 2023 diretto da George Clooney, The Boys in the Boat. Sulla gara veloce, alla presenza di un folto pubblico, il successo è arriso alla University of Washington che ha vinto con 1′.45”.0 sull’Italia 1′.47”.0, terza la University of Wisconsin 1.48.7. Nella finalissima della 38° Windermere Cup, sulle acque del Mortlake Cut, due regate dall’alto contenuto tecnico, con Washington che prendeva da subito la testa e Italia U23 che attaccava cercando di affiancare la barca Stars &Stripes guardandosi da Wisconsin che faceva di tutto per rimanere incollata alla barca italiana. Nella prova al femminile, sul traguardo passava Washington in 6’32”310, seguita dall’Italia 6’37”903, 3° Wisconsin 6’50”543, in quella maschile, replicava Washington 5’45”830, seconda ancora l’Italia 5’55”041, 3° Wisconsin 6’00”351.

Dichiarava Barbo, tecnico degli Azzurri: “Esperienza indimenticabile, eccezionale, una organizzazione anni luce da quella alla quale siamo abituati nel nostro mondo. Per quanto riguarda le nostre prestazioni, abbiamo fatto delle buone gare, per quanto noi ci siamo preparati, e per come siamo arrivati qui. Washington è una università al top tra quelle americane, sta lottando per vincere il titolo nazionale quest’anno, a casa loro, preparatissimi, Noi abbiamo vogato bene, sia con i maschi che con le femmine, abbiamo contenuto il distacco dai primi, ed è un’esperienza per chiunque di noi eccezionale da ricordare per sempre. Abbiamo lottato bene fino a metà gara siamo stati in competizione con Washington, dopodichè la maggior caratura tecnica e prestanza fisica e l’assieme che hanno sviluppato in questi mesi, ha avuto al meglio su di noi che siamo stati molto generosi sia con l’armo maschile che con quello femminile.”

Maurizio Ustolin